Le principali catene della grande distribuzione britannica, tra cui Tesco, Sainsbury’s e Aldi, hanno accolto positivamente il nuovo standard alimentare salutare lanciato dal governo per contrastare i crescenti tassi di obesità. L’iniziativa, presentata dal ministro della Salute Wes Streeting, prevede che i supermercati rendano pubblica la quota di vendite relative a prodotti salutari nei loro punti vendita.
Parte del nuovo Piano Sanitario Decennale, la misura punta a guidare i consumatori verso scelte più sane, senza intervenire su prezzi o vietare determinati prodotti. Gli operatori avranno libertà su come raggiungere gli obiettivi: potranno riformulare ricette, modificare la disposizione dei prodotti, incentivare promozioni su articoli salutari o adattare i programmi fedeltà.
Sebbene l’approccio sia collaborativo, chi non raggiungerà i target nutrizionali potrà incorrere in sanzioni. “Vogliamo ridurre la quantità di cibo malsano nei carrelli e nei cestini della spesa, senza imposizioni drastiche”, ha spiegato Streeting, definendo il provvedimento “un approccio senza precedenti a livello mondiale”.
Secondo il Dipartimento della Salute, anche una riduzione minima – come 50 calorie in meno al giorno – potrebbe sottrarre oltre 340.000 bambini all’obesità. Il Regno Unito è oggi il terzo Paese europeo per obesità adulta e un bambino su cinque lascia la scuola primaria già in sovrappeso.
Il CEO di Tesco, Ken Murphy, ha dichiarato che l’azienda monitora da tempo le vendite di prodotti salutari e sostiene politiche basate sui dati. Per Simon Roberts (Sainsbury’s), “è un passo avanti fondamentale per aiutare il Paese a mangiare meglio”. Anche Aldi, attraverso il CEO Giles Hurley, ha ribadito l’impegno per un’alimentazione sana e accessibile.