Conad ha incontrato oggi a Milano oltre cento rappresentanti del mondo bancario e finanziario per illustrare i risultati dell’esercizio 2024 e presentare le strategie di sviluppo per il triennio 2025-2027. Al centro dell’incontro: investimenti, crescita e il consolidamento del ruolo di leader della Grande Distribuzione italiana.
Il 2024 si è chiuso per Conad con un fatturato di 20,9 miliardi di euro, in crescita del 4,5% rispetto al 2023, e una quota di mercato del 14,86% nei canali Iper + Super + Discount (fonte Nielsen). I prodotti a marchio del distributore (MDD) hanno generato 6,3 miliardi di euro, pari al 33,3% delle vendite, registrando un incremento del 5%. In aumento anche il patrimonio netto consolidato, pari a 3.757 milioni di euro (+7,7%).
“Conad si conferma chiaramente prima insegna italiana della Grande Distribuzione», ha dichiarato il presidente Mauro Lusetti, «con tutte le nostre Cooperative che hanno continuato a crescere più del mercato, in un anno complesso per l’economia e i consumi”.
Il piano triennale di investimenti presentato oggi prevede 2,169 miliardi di euro da parte delle cinque Cooperative associate – PAC2000A, Conad Nord Ovest, CIA, Conad Centro Nord e Conad Adriatico – per logistica, ristrutturazioni e nuove aperture. Un programma definito “ambizioso” dal direttore amministrativo Matteo Capelli, per affrontare le sfide di un mercato in “permacrisi”.
Attualmente, la rete Conad conta 3.315 punti vendita e 425 concept store in 107 province italiane. “Siamo passati da 18,5 miliardi nel 2022 a 20,9 nel 2024 – quasi 2,5 miliardi in più in tre anni”, ha ricordato il direttore generale Francesco Avanzini. “Conad è leader in sette regioni, ha il marchio più riconosciuto del mercato e può contare su una strategia condivisa tra soci e Cooperative. Questo ci rende l’insegna con le maggiori opportunità di crescita nel panorama italiano”.
Nel corso dell’evento sono intervenuti anche Valerio De Molli, CEO di The European House – Ambrosetti, che ha sottolineato l’importanza del ruolo di “capo filiera” per l’evoluzione dei prodotti MDD, e Federico Fubini, vicedirettore del Corriere della Sera, che ha richiamato l’attenzione sui potenziali impatti della situazione geopolitica sull’economia e sul retail.
