Il mese di luglio si è chiuso con un andamento favorevole per il commercio estero italiano. Le esportazioni sono cresciute dell’1,2% su base mensile, ritmo più sostenuto rispetto alle importazioni (+0,7%). A trainare l’export sono stati soprattutto i mercati extra Ue, in aumento del 2,4%, mentre le vendite verso l’Unione sono rimaste sostanzialmente stabili.
Secondo i dati Istat su base annua, la crescita delle esportazioni è del 7,3% in valore e del 6,9% in volume, con una dinamica più vivace verso i mercati extra Ue (+9,9%) rispetto a quelli europei (+4,8%). L’import ha segnato un incremento del 6,1% in valore, trainato dall’extra Ue (+13,1%), a fronte di un aumento molto più contenuto nell’area Ue (+0,8%).
I settori più dinamici all’export sono i mezzi di trasporto, esclusi gli autoveicoli (+45,6%), la farmaceutica (+28,5%), i metalli di base (+7%) e gli alimentari e bevande (+6,1%). In calo invece le vendite di autoveicoli (-5,3%) e apparecchi elettrici (-3,8%).
Gli Stati Uniti (+24,1%), la Spagna (+13,8%) e i Paesi ASEAN (+37,4%) figurano tra i mercati che hanno contribuito maggiormente alla crescita, mentre Paesi Bassi (-7,8%), Cina (-4%) e Turchia (-2,5%) hanno fornito contributi negativi.
Nel complesso dei primi sette mesi del 2025, l’export segna una crescita tendenziale del 2,9%, sostenuta soprattutto da farmaceutica (+37,2%), mezzi di trasporto (+13,9%) e alimentari (+5,3%), mentre risultano in calo coke e prodotti petroliferi raffinati (-18,8%) e autoveicoli (-9,7%).
Il saldo commerciale di luglio è positivo per 7,9 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai 6,8 miliardi di un anno prima. Il deficit energetico si riduce a -4,1 miliardi, mentre l’avanzo dei beni non energetici sale a 12 miliardi.
Sul fronte dei prezzi, si registra un aumento congiunturale dello 0,3% all’import, ma su base annua la flessione si accentua al -3%. Nei primi sette mesi dell’anno l’avanzo commerciale complessivo raggiunge 30,7 miliardi di euro, in calo rispetto ai 36 miliardi del 2024, a conferma di una dinamica estera positiva ma meno equilibrata rispetto allo scorso anno.