Retail UK, vendite in calo a settembre: -29% su base annua, attesa nuova flessione

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Settembre ha segnato un altro mese difficile per il retail britannico. Secondo i dati diffusi dalla Confederation of British Industry (CBI), le vendite al dettaglio in volume sono diminuite del 29% su base annua, con la tendenza destinata a proseguire anche a ottobre.

Il calo, pur pesante, è stato accompagnato da un leggero miglioramento dell’indice complessivo di giudizio sulle vendite, sceso a -13% rispetto al -19% registrato in agosto. Nonostante ciò, le performance restano giudicate “deboli” da gran parte delle imprese del settore.

Anche le vendite online hanno registrato un andamento negativo: -24% nel mese di settembre, con previsioni di una riduzione meno intensa a ottobre. Più marcato, invece, il crollo delle vendite all’ingrosso, passate dal -25% di agosto a -30% in settembre.

“Settembre ha segnato il dodicesimo mese consecutivo di vendite in calo, a testimonianza delle difficili condizioni che affronta il comparto”, ha dichiarato Martin Sartorius, principal economist della CBI. “La domanda debole continua a pesare, mentre i dazi statunitensi stanno aggiungendo ulteriori pressioni su alcuni retailer”.

L’associazione sottolinea che il prossimo Autumn Budget avrà un ruolo cruciale per sostenere fiducia e investimenti. Sartorius ha avvertito che gli aumenti introdotti lo scorso anno sul salario minimo nazionale e sui contributi previdenziali dei datori di lavoro continuano a gravare sulle aziende, con un carico fiscale che ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 25 anni.

“Il Cancelliere – ha concluso Sartorius – deve evitare di appesantire ulteriormente il settore, garantendo che il nuovo Employment Rights Bill non produca effetti indesiderati su investimenti e crescita”.

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