Danone investe 60 milioni ad Aldaia, con il nuovo hub dello yogurt la produzione cresce del 60%

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Danone ha trasformato lo stabilimento di Aldaia, a Valencia, in un hub europeo di innovazione e produzione grazie a un investimento complessivo di 60 milioni di euro negli ultimi cinque anni. La struttura è oggi la più grande in Spagna e rappresenta un centro strategico per lo sviluppo di nuovi prodotti destinati a diversi mercati europei, tra cui Italia, Portogallo, Francia e Regno Unito.

Dal 2002 il complesso lavora in stretta sinergia con aziende situate entro un raggio di 25 chilometri, dai caseifici locali ai fornitori di packaging e logistica. Oggi produce 266 referenze, tra cui marchi simbolo come Activia, Actimel, Danacol e YoPro. La produzione è cresciuta del 60% in cinque anni, raggiungendo 250.000 tonnellate annue.

Un ruolo chiave lo ha avuto l’assorbimento del 90% delle attività dello stabilimento di Parets del Vallès, in Catalogna, venduto a Bon Preu nel 2024. Da lì sono stati trasferiti macchinari e impianti, integrati con nuove linee dedicate soprattutto ad Activia e Oikos.

Danone investe ogni anno circa 120 milioni di euro in ricerca e sviluppo e punta a rendere Aldaia la fabbrica “dello yogurt più sostenibile sul mercato”. Le emissioni sono state ridotte del 30%, oltre la metà del latte proviene da allevamenti valenciani e più di 5.000 pannelli solari garantiscono efficienza energetica.

Lo stabilimento impiega 364 persone, con 100 nuove assunzioni nel solo ultimo anno, di cui 14 provenienti da Parets del Vallès. Nel complesso, Danone stima che il sito sostenga oltre 1.200 posti di lavoro tra diretti e indiretti. “Ogni euro investito da Danone genera 2,10 euro per l’economia locale e crea 2,2 posti di lavoro aggiuntivi”, ha sottolineato François Lacombe, direttore generale di Danone Iberia.

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