In Belgio c’è chi tassa le casse automatiche per tutelare il commercio di prossimità

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A partire dal 2026, la città belga di Liegi introdurrà una tassa annuale di 519 euro per ogni cassa automatica installata sul territorio comunale. La misura, approvata dal Consiglio comunale il 10 ottobre, resterà in vigore fino al 2031 e sarà indicizzata all’inflazione. L’obiettivo dichiarato è duplice: compensare la perdita di entrate fiscali derivante dall’automazione e sostenere il commercio di prossimità, sempre più penalizzato dalla riduzione dei posti di lavoro nei punti vendita automatizzati.

La nuova imposta si applicherà a tutti i dispositivi che consentono ai clienti di effettuare autonomamente ordini o pagamenti, incluse le tecnologie RFID che permettono di identificare i prodotti senza scansione manuale. Secondo l’amministrazione comunale, la tassa rappresenta un “nuovo strumento fiscale a tutela del tessuto economico locale” e contribuirà al finanziamento dei servizi pubblici e delle politiche urbane. La decisione di Liegi apre un dibattito destinato a superare i confini nazionali, in un momento in cui molti comuni europei si interrogano sul rapporto tra innovazione, occupazione e fiscalità nel settore del commercio al dettaglio.

Il Belgio tassa le casse automatiche

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