Il plant-based rallenta: tra fibre, fermentati e gusti globali, cambia la rotta del beverage

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Il mercato delle bevande vegetali mostra segnali di maturità e Oatly, storico pioniere del latte d’avena, risponde ripensando la propria narrazione. Dopo un periodo di rallentamento per il comparto plant-based, l’azienda svedese sceglie di spostare il focus dal messaggio ambientale alla valorizzazione del gusto, delle culture e delle esperienze di consumo.

Con il Future of Taste Report, Oatly individua cinque tendenze destinate a ridefinire l’universo delle bevande: la circolazione globale dei sapori asiatici, la crescita delle opzioni a basso contenuto di zuccheri e caffeina, il ritorno delle fibre e dei fermentati, la riscoperta degli ingredienti locali e l’evoluzione del matcha e del tè artigianale.

“Questo report offre una visione vivace di dove stanno andando i trend beverage”, spiega Rowena Roos, Global Head of Food and Drinks Experience di Oatly. “Le nuove generazioni cercano connessione, identità e benessere in ogni tazza”. Il documento segna così un passaggio strategico: meno enfasi sulla retorica climatica e più attenzione al piacere, alla varietà e all’equilibrio quotidiano. In un mercato che rallenta, Oatly prova a riaccendere l’interesse per il plant-based con una proposta più esperienziale, inclusiva e orientata al gusto.

Il plant-based rallenta

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