Starbucks Coffee Company ha annunciato la creazione di una joint venture con Boyu Capital, società leader nel private equity, per la gestione delle operazioni retail in Cina. L’accordo segna una tappa fondamentale nella trasformazione del gruppo americano e conferma la centralità del mercato cinese, oggi uno dei più dinamici e strategici per l’azienda.
In base all’intesa, Boyu deterrà fino al 60% delle attività retail di Starbucks in Cina, mentre la multinazionale di Seattle manterrà una quota del 40% e continuerà a possedere e concedere in licenza il marchio e la proprietà intellettuale. Il valore dell’operazione è stimato su un enterprise value “cash free, debt free” di circa 4 miliardi di dollari.
Starbucks prevede che il valore complessivo del business cinese supererà i 13 miliardi di dollari, includendo i proventi della cessione della quota di maggioranza, il valore della partecipazione residua e i flussi economici legati alle royalty dei prossimi dieci anni.
La nuova alleanza punta a combinare la forza del brand globale Starbucks e la sua cultura centrata sui partner (i dipendenti) con la profonda conoscenza del mercato locale di Boyu, per accelerare l’espansione nelle città di seconda e terza fascia e potenziare l’innovazione nei canali digitali e nei prodotti. La sede resterà a Shanghai e la joint venture controllerà le attuali 8.000 caffetterie, con l’obiettivo di arrivare fino a 20.000 punti vendita nel lungo periodo.
“La competenza locale di Boyu ci permetterà di crescere più rapidamente in Cina, soprattutto nei centri emergenti. Condividiamo la stessa visione di eccellenza e attenzione ai nostri partner e clienti” ha dichiarato Brian Niccol, presidente e CEO di Starbucks. “Starbucks è sinonimo di qualità e connessione con i consumatori cinesi. Insieme daremo vita a un’esperienza sempre più innovativa e rilevante per milioni di clienti” ha aggiunto Alex Wong, partner di Boyu Capital. Molly Liu, EVP e CEO di Starbucks China, ha sottolineato: “Questa collaborazione ci permetterà di cogliere appieno il potenziale del mercato cinese, offrendo nuove opportunità di carriera ai nostri partner e contribuendo alla crescita del settore del caffè di qualità”. Il completamento dell’operazione è previsto nel secondo trimestre dell’anno fiscale 2026, previa approvazione delle autorità competenti.



















