Dopo il via libera dell’Autorité de la Concurrence, nove grandi insegne della distribuzione alimentare francese – tra cui E.Leclerc, Carrefour, Auchan, Système U, Intermarché, Casino, Cora, Aldi e Lidl – si sono unite intorno alla piattaforma Open Climat, un’iniziativa collaborativa volta a migliorare la trasparenza sulle emissioni generate dai prodotti di largo consumo.
Il progetto, sostenuto anche da 150 aziende fornitrici, mira a centralizzare i dati relativi alle emissioni di CO₂ prodotte nella fabbricazione e distribuzione dei prodotti alimentari e non, creando una base condivisa che consenta confronti e analisi su scala settoriale. L’obiettivo è duplice: fornire ai consumatori informazioni più precise e favorire la riduzione delle emissioni lungo l’intera filiera.
Open Climat rappresenta un’evoluzione del lavoro svolto negli ultimi anni dai gruppi della grande distribuzione in Francia in materia di sostenibilità, con un approccio collettivo che evita duplicazioni e garantisce uniformità metodologica. Ogni impresa partecipante condividerà i propri dati attraverso un sistema sicuro e conforme alle regole di concorrenza, per evitare rischi di scambio di informazioni sensibili. La piattaforma sarà gestita da un organismo indipendente e consentirà agli attori del settore di misurare e confrontare l’impatto ambientale dei prodotti, in linea con le direttive europee sulla trasparenza ambientale e l’eco-design.
“Questa collaborazione è una tappa cruciale per accelerare la transizione ecologica del commercio”, ha dichiarato un portavoce del progetto. L’iniziativa intende anche facilitare la creazione di etichette ambientali condivise e strumenti digitali che aiutino i consumatori a scegliere in modo più consapevole. Con la partecipazione congiunta di retailer e industria, Open Climat potrebbe diventare un modello di riferimento europeo per la misurazione collettiva delle emissioni nel settore della distribuzione moderna.



















