Costco ha avviato un’azione legale contro l’amministrazione Trump per ottenere il rimborso dei dazi doganali pagati dopo l’imposizione di nuove tariffe a livello globale, introdotte dal presidente statunitense nel 2025 attraverso una dichiarazione unilaterale di emergenza nazionale. La causa, depositata presso la U.S. Court of International Trade, mira a evitare che l’Agenzia delle Dogane (CBP) finalizzi i pagamenti del retailer il 15 dicembre, rendendo più complesso l’eventuale rimborso.
Nel testo dell’azione legale Costco spiega che «il ricorrente cerca sollievo dalle imminenti liquidazioni per garantire che il suo diritto a un rimborso completo non sia compromesso». L’azienda si aggiunge così a un crescente gruppo di imprese – tra cui Revlon Consumer Products e Bumble Bee Foods – che contestano la legittimità dei dazi fondati sul ricorso al potere di emergenza previsto dall’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA).
La questione è attualmente al vaglio della Corte Suprema, che sta esaminando due ricorsi riuniti: Learning Resources Inc. et al. v. Trump e V.O.S. Selections Inc. et al. v. Trump. Durante l’udienza del 5 novembre, i giudici hanno manifestato scetticismo verso l’interpretazione dell’amministrazione, secondo cui l’IEEPA consentirebbe al Presidente di imporre dazi illimitati dopo la dichiarazione dello stato di emergenza, nonostante la legge non attribuisca esplicitamente tale potere.
La Corte Suprema dovrebbe pronunciarsi a breve, ma Costco ha dovuto procedere immediatamente per mantenere aperta la possibilità di rimborso. Nella causa si legge infatti che «anche se i dazi IEEPA e i relativi ordini esecutivi fossero dichiarati illegittimi, gli importatori non sono garantiti di un rimborso in assenza di una propria azione giudiziaria».
Il retailer chiede inoltre un’ingiunzione che impedisca all’amministrazione di applicare nuovi dazi IEEPA e il rimborso integrale di quelli già versati. Costco ha annunciato che presenterà anche una richiesta di ingiunzione preliminare per sospendere i pagamenti futuri.
Secondo analisti citati da Supply Chain Dive, la Customs and Border Protection potrebbe affrontare un’ondata senza precedenti di richieste di rimborso qualora la Corte Suprema dovesse invalidare i dazi. Una valutazione PricewaterhouseCoopers stimava che il totale delle tariffe raccolte nel 2025 attraverso l’IEEPA avrebbe raggiunto i 108 miliardi di dollari entro ottobre.



















