Ocado ottiene un payout da 350 milioni mentre Kroger ridimensiona la rete di magazzini robotizzati

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La collaborazione tra Ocado Technology e Kroger entra in una fase di revisione strategica, con il gruppo statunitense che ha deciso di razionalizzare parte della rete di Customer Fulfillment Centers sviluppata negli ultimi anni insieme al partner britannico. La mossa comporta la chiusura di tre hub automatizzati e la cancellazione di un progetto in pipeline, ma al tempo stesso conferma l’impegno verso l’automazione di nuova generazione attraverso l’avvio di un sito avanzato in Arizona.

Kroger ha comunicato che i centri di Frederick (Maryland), Pleasant Prairie (Wisconsin) e Groveland (Florida) interromperanno le operazioni a gennaio 2026. La decisione arriva dopo una fase di valutazione delle performance e dei modelli di servizio, con l’obiettivo di riallineare la rete logistica alle attuali esigenze del food retail e alla pressione sui margini. Contestualmente, è stato annullato anche il progetto del futuro hub di Charlotte (Carolina del Nord), la cui apertura era prevista nel 2026.

Ocado ha chiarito che la revisione rientra nei parametri contrattuali della partnership e ha confermato che Kroger verserà un’indennità di 350 milioni di dollari, a copertura dei mancati canoni di capacità associati ai siti coinvolti. Il pagamento, atteso per gennaio 2026, sosterrà l’impatto finanziario della riduzione delle attività negli Stati Uniti, oggi uno dei mercati più complessi sul fronte dei costi operativi e della profittabilità dell’e-commerce alimentare.

Nonostante le chiusure, la collaborazione non si interrompe: Kroger procederà infatti con l’apertura del nuovo Fulfillment Center di Phoenix (Arizona), previsto per il prossimo anno. Questo sito sarà il primo negli USA a integrare la tecnologia Ocado AutoFreezer, una piattaforma che consente la gestione automatizzata dei prodotti surgelati attraverso celle a temperatura controllata, con un’impostazione progettata per ottimizzare densità, velocità di prelievo e risparmio energetico.

L’accordo originario tra Ocado e Kroger, siglato nel 2018, prevedeva lo sviluppo di 20 strutture automatizzate sul suolo statunitense, posizionando il colosso del retail come il principale partner globale del gruppo britannico. Ad oggi risultano attivi otto centri, inclusi i tre destinati alla chiusura, segnale di un mercato che sta ricalibrando ambizioni e investimenti dopo la forte espansione dell’e-commerce durante gli anni della pandemia.

Gli analisti britannici hanno accolto positivamente la trasparenza della revisione, con il titolo Ocado in rialzo nella seduta londinese, mentre Kroger mostra una reazione più cauta nel pre-market statunitense. Per l’azienda tecnologica, la partita rimane aperta: ottimizzare la rete esistente, consolidare soluzioni più efficienti e confermare il proprio ruolo di riferimento globale nella robotica applicata alla grande distribuzione.

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