La feed economy in Italia vale oltre 102 miliardi e coinvolge una filiera produttiva di 820mila imprese

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In occasione dell’80° anniversario di Assalzoo è stato presentato il terzo Rapporto Feed Economy di Nomisma. Il documento offre una fotografia aggiornata del ruolo strategico dell’industria mangimistica e del suo contributo all’intera filiera agroalimentare nazionale.

La feed economy viene descritta come un ecosistema integrato che, partendo dalla produzione dei mangimi, attiva un indotto complesso capace di sostenere la domanda di materie prime agricole, migliorare la competitività degli allevamenti e incidere in modo determinante sulla qualità delle trasformazioni industriali. Un sistema che alimenta l’offerta di prodotti destinati sia al mercato interno sia all’export.

L’industria mangimistica italiana mantiene da anni una produzione superiore ai 15 milioni di tonnellate e, con circa 300 imprese, genera un fatturato di 10,2 miliardi di euro. A monte, la fase agricola – tra coltivazioni di mais, frumento, orzo, soia e attività di allevamento – sviluppa 25,1 miliardi di produzione. A valle, le imprese della trasformazione zootecnica – dal lattiero-caseario alla macellazione, fino ai salumi e alle conserve – totalizzano 59,7 miliardi di euro. Sommando mangimi e trasformazioni, il contributo al giro d’affari dell’alimentare nazionale raggiunge il 37%.

Un ruolo di primo piano arriva anche dall’export: i prodotti di derivazione zootecnica, incluse eccellenze DOP e IGP come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Mozzarella di Bufala Campana, Prosciutto di Parma e San Daniele, valgono 10,6 miliardi di euro, pari al 19% delle esportazioni agroalimentari italiane.

Al consumo finale, la feed economy supera i 102 miliardi di euro tra acquisti domestici e fuori casa. Quest’ultima componente, in particolare, ha recuperato terreno dopo la pandemia ed è tornata a crescere a ritmi sostenuti, contribuendo a un peso complessivo della feed economy pari al 36% della spesa alimentare nazionale.

A sostenere questo vasto ecosistema produttivo sono oltre 820.000 imprese attive nell’allevamento, nell’agricoltura, nell’industria alimentare, nella distribuzione e nella ristorazione. Una filiera che conferma il ruolo della feed economy come motore di valore e competitività per l’intero agroalimentare italiano.

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