Amazon vede “un’importante opportunità di crescita” nelle proprie attività retail fisiche, oggi concentrate principalmente sul grocery. Il gruppo ha annunciato l’intenzione di espandere il servizio di consegna in giornata di prodotti freschi — attivo in 1.000 città statunitensi — fino a 2.300 entro la fine dell’anno.
Un’estensione che conferma la continua integrazione tra commercio fisico e digitale. “L’80-85% del mercato retail mondiale si trova ancora nei negozi fisici, ma questa proporzione cambierà nel tempo. L’intelligenza artificiale accelererà questa trasformazione”, ha dichiarato il CEO Andy Jassy durante la call con gli analisti.
Le vendite online di Amazon nel terzo trimestre sono cresciute del 10% anno su anno, raggiungendo 67,4 miliardi di dollari, mentre i ricavi dai negozi fisici sono aumentati del 7%, a 5,6 miliardi. Le vendite complessive di prodotti hanno toccato 74,1 miliardi (+9,6%), a fronte di costi di spedizione in crescita dell’8%, pari a 25,4 miliardi. Altri segmenti dell’attività stanno correndo ancora più rapidamente: i servizi ai venditori sono saliti del 12% a 42,5 miliardi, la pubblicità del 24% a 17,7 miliardi e gli abbonamenti dell’11% a 12,6 miliardi.
Ma è la divisione cloud AWS a trainare la redditività del gruppo: nel trimestre le vendite sono aumentate del 20% superando i 33 miliardi di dollari, mentre il reddito operativo è salito del 9% a 11,4 miliardi, nonostante i costi di ristrutturazione e un accordo legale con la FTC. L’utile operativo complessivo di Amazon si è attestato a 17,4 miliardi, stabile rispetto all’anno precedente. Secondo gli analisti di William Blair, “AWS continua a guidare la crescita, con un’accelerazione dei ricavi e margini superiori alle attese”.
Intanto, i 14.000 licenziamenti annunciati in settimana sono legati alla riorganizzazione verso l’AI: “Man mano che l’intelligenza artificiale generativa progredisce, avremo bisogno di meno persone in alcune aree”, ha confermato il management.
