Arla investe nello stabilimento di Lockerbie, ogni anno trasforma 600 milioni di litri di latte

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Arla Foods, la più grande cooperativa lattiero-casearia del Regno Unito, celebra i cinquant’anni dello stabilimento di Lockerbie annunciando un imponente piano di investimenti da oltre 144 milioni di sterline. Il programma comprende l’ammodernamento del reparto cheddar, la creazione di un nuovo Centre of Excellence per il latte UHT e LactoFREE e la costruzione di un impianto di digestione anaerobica di nuova generazione.

Aperto nel 1975, lo stabilimento di Lockerbie è oggi uno dei più grandi siti di produzione di formaggi del Regno Unito: ogni anno trasforma oltre 600 milioni di litri di latte, producendo 200 milioni di litri di latte fresco imbottigliato e 42.000 tonnellate di formaggio. Fran Ball, SVP Supply Chain UK di Arla Foods, ha commentato: “Questo anniversario segna un punto di svolta. Con l’investimento da 34 milioni di sterline per il cheddar e l’avvio del Centre of Excellence UHT e LactoFREE, apriamo una nuova era per Lockerbie, con 90 nuovi posti di lavoro e nuove opportunità per la comunità locale”.

All’inaugurazione del nuovo edificio dedicato al cheddar è intervenuta Mairi Gougeon, ministra scozzese per le Aree rurali: “Questo investimento rafforza l’economia locale, valorizza il settore lattiero da 560 milioni di sterline e dimostra che crescita e sostenibilità possono andare di pari passo”. Il progetto include anche un secondo impianto di biogas capace di trasformare gli scarti della produzione casearia in energia rinnovabile, sufficiente ad alimentare oltre 2.600 abitazioni. Bas Padberg, managing director di Arla Foods UK, ha sottolineato: “Investire a Lockerbie significa rafforzare la spina dorsale del lattiero britannico, promuovendo innovazione, occupazione qualificata e accesso a prodotti nutrienti e sostenibili”. Arthur Fearnall, allevatore e membro del board Arla UK, ha concluso: “Guardiamo al futuro con orgoglio, mantenendo viva la tradizione del cheddar e garantendo valore ai nostri soci allevatori”.

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