Asda ha annunciato un massiccio taglio dei prezzi su 956 prodotti di uso quotidiano, con riduzioni medie del 6% e punte superiori al 30% in categorie come alimentari primari, prodotti per la casa, articoli non edibili e linee Free From. Queste mosse arrivano in un contesto in cui l’inflazione alimentare ha raggiunto il 5% a settembre e le famiglie a basso reddito affrontano un deficit settimanale di circa £74 tra entrate e spese essenziali. Le riduzioni si aggiungono a oltre 3.400 promozioni Rollback già attive, rafforzando l’impegno di Asda a essere il supermercato “full service” con i prezzi più bassi del Regno Unito.
Ma Asda non è l’unico attore ad aver reagito alla pressione sui prezzi. Anche Lidl UK ha annunciato una strategia aggressiva simile: ha stanziato £250 milioni per tagliare i prezzi su più di 1.000 referenze nel corso del 2025, con l’obiettivo di offrire maggiore convenienza in vista del Natale. Insieme, le azioni di Asda e Lidl segnalano una intensificazione della “guerra di prezzo” nel settore alimentare britannico nel periodo di maggiore domanda. Con consumatori sempre più attenti ai costi, concentrare valore su prodotti essenziali diventa non solo leva competitiva, ma strumento strategico per preservare la fedeltà dei clienti e contrastare gli impatti dell’inflazione.
