Secondo un nuovo rapporto di Rabobank, realizzato in collaborazione con la World Egg Organisation (WEO), nei prossimi dieci anni la produzione mondiale di uova crescerà del 22%, trainata quasi interamente dai mercati emergenti.
La ricerca sottolinea come l’industria delle uova sia cresciuta rapidamente negli ultimi tre decenni, passando da 46 milioni di tonnellate metriche nel 1995 a 99 milioni nel 2025. Un raddoppio che conferma le uova, insieme al pollame, come la fonte proteica animale a crescita più rapida nell’ultimo decennio.
Il rapporto evidenzia che circa il 99% dell’espansione prevista arriverà da Asia, Africa e America Latina. Qui l’aumento dei redditi, l’urbanizzazione e l’evoluzione delle preferenze alimentari stanno spingendo i consumi, oltre alla crescita demografica.
“Le uova manterranno una forte posizione di mercato rispetto ad altre proteine – ha spiegato Nan-Dirk Mulder, senior global specialist di RaboResearch –. La crescita sarà guidata soprattutto da redditi in aumento, migliori disponibilità, marketing e sviluppo prodotto, non più solo dall’incremento della popolazione”. Mulder ha aggiunto che la nascita di megacittà nei mercati emergenti richiederà profondi cambiamenti nella distribuzione, nel marketing e nello sviluppo di nuovi prodotti.
Nei mercati maturi, invece, la domanda si sta spostando verso segmenti a valore aggiunto, come le uova cage-free, biologiche e funzionali. Qui i consumatori guardano oltre il prezzo, privilegiando salute, benessere, sostenibilità e rispetto del benessere animale.
Il rapporto sottolinea anche le sfide e le opportunità che il settore dovrà affrontare in termini di modernizzazione delle filiere, distribuzione e sostenibilità. Tecnologie come intelligenza artificiale, robotica e smart farming saranno decisive per migliorare efficienza, biosicurezza e performance ambientale.