Associated British Foods valuta la separazione tra Primark e il business alimentare

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Il gruppo britannico Associated British Foods (ABF) ha annunciato l’avvio di una revisione strategica della propria struttura aziendale che potrebbe sfociare nella separazione tra la divisione alimentare – comprendente marchi come Twinings, Kingsmill e il business dello zucchero – e la catena di moda economica Primark.

Secondo quanto dichiarato, “anche se non è stata presa alcuna decisione”, l’esito della revisione “potrebbe portare il consiglio a decidere la separazione dei business Primark e Food”. La scelta giunge in un contesto in cui Primark ha generato circa il 65% dell’utile operativo del gruppo, e il management ritiene che la filiera alimentare sia sottovalutata dagli investitori.

Il chief executive di ABF, George Weston, ha spiegato che una quotazione separata di Primark “potrebbe permettere ai mercati finanziari di capire meglio il business alimentare”. La revisione è condotta in collaborazione con l’advisor Rothschild & Co e in consultazione con lo storico azionista di maggioranza della società, Wittington Investments, che intende mantenere il controllo di entrambi i rami.

Tra i fattori che inducono la riflessione c’è una recente performance fiacca della divisione zucchero di ABF, mentre il settore moda di Primark, pur con crescita marginale, opera in un contesto altamente competitivo. Analisti come quelli di Barclays hanno commentato che la potenziale scissione rappresenta una “sorpresa positiva”, sostenendo che il gruppo alimentare sia “non molto ben compreso” dal mercato.

Dal punto di vista strategico, la separazione consentirebbe a Primark di operare come società focalizzata esclusivamente sul retail di moda e all’altro ramo di concentrarsi sulle attività alimentari, dalla farina allo zucchero. Tuttavia, resta da chiarire il formato della separazione — se tramite scissione, fusione inversa o IPO — e quanto tempo richiederà: alcuni osservatori stimano un arco temporale fino a 18-24 mesi per l’operazione effettiva.

Per gli stakeholder del settore alimentare e retail, soprattutto nell’Europa continentale e nel Regno Unito, l’eventuale scissione di ABF acquisisce interesse sia per la valorizzazione dei business storici sia per le implicazioni competitive nel fast-fashion e nel largo consumo. In Italia, sebbene ABF non operi retail al dettaglio con marchio Primark, la decisione potrebbe avere effetti indiretti sul panorama internazionale degli acquirenti e dei fornitori dell’industria food & beverage.

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