Bruxelles rilancia il bando sui termini “carnivori” per i prodotti vegetali, è polemica

Facebook
LinkedIn
WhatsApp
Telegram
Email
Print

La Commissione Europea ha proposto di vietare l’uso di 29 termini legati alla carne — come “bistecca”, “bacon”, “ala”, “costina” e “pollo” — nell’etichettatura e nella promozione di alternative vegetali. La proposta, che riprende un’iniziativa bocciata cinque anni fa, arriva dopo una sentenza della Corte di Giustizia europea che ha respinto un simile tentativo della Francia.

Secondo Bruxelles, il termine “carne” deve riferirsi “esclusivamente alle parti edibili di un animale” e serve proteggere la trasparenza sul contenuto nutrizionale, così che i consumatori possano fare scelte consapevoli. Attualmente, nell’UE è consentito usare questi termini se è chiaramente indicata la natura vegetale del prodotto.

Contraria l’Unione Vegetariana Europea (EVU), che parla di proposta inutile, dannosa e contraria alla semplificazione normativa. “Non ci sono prove che i consumatori siano confusi”, ha dichiarato Rafael Pinto, responsabile politiche EVU, citando uno studio del BEUC secondo cui l’80% degli europei accetta l’uso di termini tradizionali se il prodotto è chiaramente vegetale. L’EVU denuncia infine un attacco all’innovazione e alla competitività, a scapito dell’imprenditorialità europea.

Bruxelles rilancia il bando sui termini carnivori per i prodotti vegetali

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Pocket
WhatsApp
Non perdere niente! Iscriviti alla nostra newsletter.

Lascia un commento

Bruxelles rilancia il bando sui termini carnivori per i prodotti vegetali