Caffè più caro del 20% negli USA: mercato condizionato da dazi e clima

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Il mercato del caffè internazionale continua a vivere giornate turbolente. Martedì i futures sull’arabica quotati all’Intercontinental Exchange di New York si sono spinti fino a 4,24 dollari per libbra, un livello che non si vedeva da sette mesi e a un passo dal record assoluto di 4,29 dollari. La spinta iniziale è arrivata dai dazi imposti dagli Stati Uniti al caffè brasiliano e dalle preoccupazioni per la siccità che sta colpendo le coltivazioni sudamericane.

La corsa è stata frenata solo in chiusura, quando le prese di beneficio hanno spinto i prezzi a 4,0935 dollari per libbra (-2%). L’andamento resta comunque straordinario: dall’estate, con l’introduzione dei dazi del 50% sulle importazioni dal Brasile, l’arabica ha guadagnato circa il 50% in borsa.

Gli effetti si vedono direttamente al consumo. Negli Stati Uniti il caffè tostato sugli scaffali dei supermercati costa oggi il 20,9% in più rispetto ad agosto 2024, secondo il Bureau of Labor Statistics. Un aumento che alimenta l’inflazione e finirà sul tavolo della Federal Reserve, chiamata a decidere sul futuro dei tassi.

Il Brasile, che fino a pochi mesi fa garantiva un terzo delle forniture americane, ha quasi interrotto le spedizioni, costringendo torrefattori e trader a rivolgersi alle scorte certificate. In questo scenario i fondi speculativi hanno incrementato gli acquisti, mentre i produttori, gravati dai margini, hanno ridotto le coperture.

“Attribuisco la fase rialzista soprattutto all’effetto dei dazi, che hanno sconvolto la catena di approvvigionamento”, osserva Tomas Araujo di StoneX, sottolineando però anche i rischi climatici: senza piogge nelle prossime settimane la fioritura del caffè brasiliano potrebbe essere compromessa.

Il resto del comparto soft non ha brillato: il robusta è sceso a 4.781 dollari per tonnellata (-1,3%), il cacao ha perso terreno sia a Londra (-2,1%) sia a New York (-3,6%), mentre lo zucchero ha registrato variazioni più contenute con il grezzo a 15,90 centesimi e il bianco stabile a 465,80 dollari.

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