Un nuovo studio di Oddlygood Group riporta segnali incoraggianti per il mercato dei drink plant based nel Regno Unito. Secondo la ricerca, il 53% dei consumatori che ha smesso di bere alternative vegetali al latte nell’ultimo anno è disposto a tornare nella categoria. L’indagine, condotta su un campione di 2.000 persone, ha suddiviso i partecipanti in tre gruppi: consumatori abituali, ex consumatori e non consumatori. Tra i “lapsed users”, quasi la metà (49%) ha meno di 35 anni, fascia che continua a mostrare fiducia nei benefici salutistici delle bevande vegetali.
Il 62% di chi ha abbandonato le alternative vegetali al latte mantiene comunque un atteggiamento positivo verso la categoria. Tra i fattori che potrebbero favorire un ritorno, il più citato è la disponibilità di informazioni sanitarie chiare e certificate, seguito da gusto e prezzo. Anche i consumatori occasionali richiedono garanzie sugli ingredienti naturali, mentre i non utilizzatori dichiarano che la leva principale per provare i drink plant based resterebbe il gusto, seguita dal prezzo.
Sorprendentemente, i non consumatori mostrano una maggiore propensione a testare il latte di cocco rispetto all’avena, nonostante quest’ultima sia più diffusa. Oddlygood, che controlla il marchio Rude Health, conferma la tendenza: l’Organic Coconut Drink è oggi il prodotto più venduto della gamma. Le criticità emergono invece su yogurt e dessert vegetali. Il 22% dei consumatori ex utilizzatori percepisce un costo troppo alto per prodotti di qualità inferiore, il 21% li giudica artificiali e un altro 22% li considera troppo insipidi. Secondo Niko Vuorenmaa, CEO di Oddlygood Group, il potenziale di crescita del settore dipende dalla capacità di riconquistare chi ha smesso e di convincere chi non ha mai provato. “La vera espansione non arriverà predicando ai convertiti, ma coinvolgendo chi oggi resta fuori dalla categoria,” ha dichiarato.