Carrefour si prepara a lasciare il mercato romeno, secondo quanto riportato dalla stampa francese, che cita la nomina di BNP Paribas come banca d’investimento incaricata di valutare l’interesse di potenziali acquirenti. La decisione arriva a 24 anni dall’apertura del primo ipermercato nel quartiere Militari, nel 2001, alla presenza dell’allora premier Adrian Năstase, e segna un nuovo passo nella strategia di dismissioni del gruppo francese.
Carrefour, che ha già ceduto in estate la rete italiana di 1.200 punti vendita al gruppo New Princes, punta ora a uscire anche da Polonia e Argentina. In Romania, il colosso ha registrato vendite per 2,29 miliardi di euro nei primi nove mesi dell’anno, in aumento dell’1,9% rispetto al 2024, ma con un rallentamento netto nel terzo trimestre (+0,2%), a causa delle misure di austerità che hanno inciso sulla fiducia dei consumatori.
La rete romena conta oggi 458 negozi, di cui 55 ipermercati, 188 supermercati e 187 punti di prossimità, e rappresenta la quarta maggiore piazza europea per il gruppo dopo Francia, Spagna e Belgio, in seguito all’uscita dal mercato italiano.
Secondo quanto riferito da Parigi, Carrefour – guidato da Alexandre Bompard – ha avviato una profonda revisione del portafoglio internazionale con l’obiettivo di “concentrare le risorse sui mercati a maggior potenziale e semplificare la struttura operativa”. Le vendite consolidate del gruppo hanno raggiunto 67,2 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2025, con una crescita del 3,3% rispetto all’anno precedente.



















