La gestione dei reparti freschi – frutta e verdura, latticini, carne, panetteria – rappresenta uno dei nodi più delicati per la grande distribuzione. Prodotti deperibili, domanda volatile, margini compressi e rischi elevati di rotture o surplus rendono questi assortimenti difficili da governare. Oggi, però, l’intelligenza artificiale sta offrendo agli operatori strumenti nuovi per migliorare accuratezza nelle previsioni, qualità dell’esposizione e sostenibilità dei processi.
In Francia, insegne come Hyper U, E.Leclerc, Casino e HMarket stanno accelerando in questa direzione, mettendo in campo soluzioni che combinano dati di vendita, meteo, promozioni e flussi in store per ottimizzare approvvigionamenti e ordini giornalieri. L’obiettivo è duplice: mantenere scaffali sempre attrattivi per il cliente e ridurre in modo significativo la quantità di prodotti destinati alla distruzione.
La volatilità della domanda nei freschi – amplificata da fattori climatici, eventi locali, dinamiche promozionali o semplici variazioni di traffico – richiede infatti algoritmi capaci di ricalibrare previsioni in tempo reale. Qui entra in gioco una nuova generazione di soluzioni sviluppate da startup specializzate.
Tra gli attori emergenti spicca Too Good To Go, che ha lanciato una piattaforma dedicata ai retailer per prevenire il food waste e gestire meglio le fasi di fine vita del prodotto, collaborando già con Monoprix. Un’altra realtà in forte crescita è Ida, software francese di gestione e proposta ordini per i prodotti freschi. «L’idea era ridurre il peso del gaspillage alimentare, che può diventare un incubo logistico, economico ed ecologico», spiega il cofondatore Mateo Beacco.
Le soluzioni IA consentono alle insegne di automatizzare parte delle decisioni, suggerire quantità ottimali per ogni referenza, anticipare picchi o cali della domanda, riassegnare lo stock tra negozi e ridurre tempi operativi in reparto. Ciò migliora la disponibilità, rafforza la percezione di freschezza e permette ai team di concentrarsi sul valore aggiunto: allestimento, relazione con il cliente, qualità del servizio.
I primi risultati mostrano riduzioni della rottura fino al 20% e tagli del 15–30% nelle perdite per deperimento nei reparti più critici. Per la GDO si tratta di un doppio vantaggio: meno costi e un impatto ambientale inferiore, in linea con gli obiettivi ESG delle insegne francesi.
La gestione dei freschi rappresenta dunque uno dei terreni dove l’AI sta diventando rapidamente uno standard. E le catene che sapranno integrare più velocemente previsioni avanzate, automazione e visibilità end-to-end lungo la supply chain avranno un vantaggio competitivo decisivo nel mercato europeo del food retail.



















