Concorrenza sleale: Coopérative U vince in appello contro Carrefour

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La Corte d’appello di Parigi ha confermato il verdetto favorevole a Coopérative U nella vicenda giudiziaria che la vedeva opposta a Carrefour per presunta concorrenza sleale. La sentenza, emessa l’11 giugno 2025, ha respinto in via definitiva le accuse mosse dal colosso della distribuzione francese.

Carrefour sosteneva che Système U avesse beneficiato in modo scorretto dell’ingresso tra le proprie fila di un ex dirigente proveniente da Rue de Bruneseau. Si trattava dell’ex direttore giuridico di Carrefour, assunto da Coopérative U con il compito di rafforzare la strategia di attrazione di nuovi affiliati. Secondo Carrefour, la sua conoscenza interna delle pratiche e dei contratti avrebbe rappresentato un vantaggio competitivo ottenuto in maniera indebita.

La Corte ha tuttavia escluso l’esistenza di comportamenti qualificabili come concorrenza sleale, sottolineando come la mobilità dei dirigenti non possa di per sé configurare una violazione delle regole di mercato, salvo prove concrete di utilizzo illecito di informazioni riservate.

In conseguenza della decisione, Carrefour è stata condannata a versare 80.000 euro a Coopérative U a titolo di spese e risarcimento. Per il gruppo di Luçon, si tratta di una vittoria giudiziaria che rafforza la propria immagine in un contesto competitivo in continua evoluzione.

La vicenda si inserisce in un quadro di forte rivalità tra le insegne francesi, con i grandi gruppi della distribuzione che puntano a consolidare le proprie reti di franchising per affrontare le sfide di un mercato in trasformazione, caratterizzato da margini ridotti e nuove abitudini di consumo.

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