Consumi 2026: il cibo regge l’inflazione mentre aumenta la mobilità tra insegne

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La spesa alimentare si conferma la voce più resiliente nei bilanci delle famiglie e l’unica destinata a crescere nel 2026. Secondo un’indagine internazionale condotta da AlixPartners, la maggioranza dei consumatori prevede di spendere per i generi alimentari almeno quanto nel 2025, se non di più, in un contesto segnato da forti pressioni sul potere d’acquisto.

Il grocery è l’unica categoria, tra quelle analizzate, per la quale si attende un aumento complessivo della spesa nel prossimo anno. Un segnale positivo per il settore, che però si accompagna a una crescente attenzione al valore e al prezzo, elementi destinati a orientare in modo sempre più netto le scelte di acquisto.

Negli Stati Uniti, circa un terzo dei consumatori intervistati dichiara di voler aumentare la spesa alimentare nel 2026, mentre la metà prevede livelli sostanzialmente stabili. La propensione alla crescita è più marcata tra i consumatori tra i 25 e i 44 anni e tra le fasce di reddito più elevate.

Allo stesso tempo, l’indagine evidenzia come l’inflazione continui a pesare sui comportamenti di acquisto. Tra chi prevede di ridurre la spesa, il 45% afferma che pianificherà meglio gli acquisti, limitando le spese impulsive, e una quota simile indica il passaggio a prodotti o insegne più economiche. Oltre un terzo prevede inoltre di fare la spesa con minore frequenza.

Per due terzi dei consumatori statunitensi che intendono tagliare la spesa grocery, la motivazione principale è la riduzione delle risorse disponibili. Una minoranza, pari al 13%, dichiara invece di voler destinare il budget ad altre priorità, come ristorazione fuori casa o viaggi.

Il prezzo emerge come il fattore decisivo nella scelta del retailer. Il 60% degli intervistati negli Stati Uniti afferma che cambierebbe insegna per ottenere prezzi migliori o promozioni più convenienti, mentre meno del 30% lo farebbe per ragioni legate a servizio, esperienza o comodità. La disponibilità a cambiare retailer o brand per accedere a prodotti orientati alla salute cresce con il reddito.

Secondo AlixPartners, la diffusione del digitale e dei servizi di consegna ha ampliato il numero di insegne frequentate dai consumatori, rendendoli più propensi a confrontare offerte e “selezionare” di volta in volta le proposte più convenienti. Una dinamica destinata a rafforzarsi anche nel 2026.

Le tendenze previste per il prossimo anno si inseriscono in una continuità con il 2025, quando quasi la metà dei consumatori statunitensi ha già dichiarato di spendere di più rispetto al 2024. L’indagine, condotta su oltre 13.000 consumatori in dieci Paesi tra Europa, Medio Oriente, Stati Uniti e Cina, mostra infine come a livello globale la spesa grocery sia destinata a crescere di 8 punti percentuali, a fronte di una riduzione degli esborsi in categorie come ristorazione, viaggi, fitness e benessere.

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