I consumi al dettaglio negli Stati Uniti hanno continuato a crescere in agosto, sostenuti dalla corsa agli acquisti per il ritorno a scuola e dal tentativo dei consumatori di anticipare l’impatto dei dazi doganali. È quanto emerge dal CNBC/NRF Retail Monitor, realizzato con Affinity Solutions e diffuso dalla National Retail Federation. “Le spese dei consumatori sono aumentate ancora in agosto, grazie a una stagione back-to-school particolarmente solida e a un contesto occupazionale stabile,” ha dichiarato il presidente e CEO della NRF, Matthew Shay.
Secondo i dati, le vendite retail complessive – escluse auto e carburanti – sono cresciute dello 0,5% rispetto a luglio e del 6,81% su base annua. Le vendite core, che escludono anche ristoranti, hanno segnato un +0,26% mese su mese e un +6,67% anno su anno. Dall’inizio del 2025, le vendite totali sono aumentate del 5,08% mentre quelle core del 5,27%. Il monitoraggio NRF si basa su dati reali e anonimizzati di carte di credito e debito, offrendo una fotografia puntuale senza revisioni periodiche.
Per categorie, i rialzi più consistenti hanno riguardato i prodotti digitali (+25,98% annuo), l’abbigliamento (+8,26%) e gli articoli sportivi (+8,96%). Bene anche supermercati e bevande (+7,17%), grandi magazzini (+7,63%) ed elettronica (+3,57%). Segni negativi invece per il comparto building e garden supply, in calo del 7,77% su base annua, e per i negozi di elettronica e cura personale su base mensile.
Shay ha sottolineato che, sebbene l’occupazione cresca meno delle attese, resta elevata e permette alle famiglie di concentrarsi sulle spese essenziali. Tuttavia, i consumatori stanno tagliando i servizi meno prioritari per difendere il potere d’acquisto. La NRF, con sede a Washington, rappresenta da oltre un secolo la voce del commercio al dettaglio statunitense, settore che vale 5,3 trilioni di dollari di PIL e dà lavoro a 55 milioni di americani.
