Crescita allarmante di furti e violenze nel retail Usa, il ruolo delle reti criminali organizzate

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Il settore retail continua a fronteggiare livelli crescenti di furti e violenze. È quanto emerge dal nuovo studio The Impact of Theft & Violence 2025, pubblicato dalla National Retail Federation (NRF) e dal Loss Prevention Research Council (LPRC), con il supporto di Sensormatic Solutions. Secondo il rapporto, nel 2024 i rivenditori hanno registrato un aumento medio del 18% degli episodi di taccheggio rispetto al 2023, mentre le minacce o aggressioni durante i furti sono salite del 17%, segnalando un incremento della pericolosità dei gruppi criminali.

“I retailer si trovano a gestire livelli crescenti di furti, frodi e violenze, pur continuando a investire in sicurezza e a collaborare con le forze dell’ordine”, ha dichiarato David Johnston, vicepresidente NRF per la protezione degli asset. “I gruppi di furto organizzato (ORC) hanno ampliato il proprio raggio d’azione, approfittando delle risorse limitate e di un minor supporto giudiziario”.

Il report evidenzia un’evoluzione delle attività criminali, che oggi si estendono oltre i punti vendita fisici. Oltre la metà dei retailer intervistati ha segnalato un aumento delle truffe telefoniche (+70%), frodi digitali ed ecommerce (+55%), furti di merce in negozio (+52%) e furti lungo la supply chain (+50%) riconducibili a organizzazioni criminali.

Il fenomeno è ormai globale: il 66% dei retailer ha indicato la presenza di reti ORC transnazionali nei furti subiti nell’ultimo anno. Tra gli ostacoli principali alla lotta contro il fenomeno figurano la carenza di risorse investigative e la scarsa propensione dei procuratori a perseguire i reati.

“Solo con dati condivisi e metriche affidabili si può comprendere la reale portata del problema”, ha spiegato Read Hayes, direttore esecutivo del LPRC e ricercatore dell’Università della Florida. Per contrastare la minaccia, le aziende hanno potenziato gli investimenti in strategie multilivello di sicurezza, aumentando la sorveglianza esterna e interna, l’illuminazione, l’uso di telecamere, lettori di targhe, vetrine con chiusura e nuovi layout dei punti vendita.

“La tecnologia è la chiave per consentire ai team di protezione degli asset di prevenire questi crimini pervasivi”, ha dichiarato Tony D’Onofrio, presidente di Sensormatic Solutions. Tuttavia, il 64% dei retailer ammette di segnalare meno della metà dei furti alle autorità, principalmente per mancata risposta delle forze dell’ordine.

La NRF continua a chiedere l’approvazione del Combating Organized Retail Crime Act, per rafforzare la cooperazione tra autorità federali, statali e locali e dotare il settore degli strumenti necessari per contrastare il crimine organizzato. Il sondaggio, condotto tra giugno e agosto 2025, ha coinvolto 70 aziende retail per un totale di 168 marchi e un fatturato combinato di 1,3 trilioni di dollari, pari al 25% delle vendite retail statunitensi.

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