L’introduzione di dazi del 30% da parte degli USA di Trump sui prodotti agroalimentari italiani suscitato l’inevitabile preoccupazione degli operatori del settore. A lanciare l’allarme sulle possibili conseguenze per il nostro Paese è anche Mauro Frantellizzi, General Manager di Lactalis Italia Export, che definisce la misura “un colpo durissimo” per il Made in Italy.
“Accogliamo con preoccupazione la notizia – sottolinea – gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato extra-UE per l’agroalimentare italiano, nonché il terzo mercato in assoluto dopo Germania e Francia. Solo nel 2024, l’export di formaggi italiani verso gli USA è cresciuto di oltre il 10%, sia a volume che a valore, raggiungendo un record storico”.
Alla nuova tariffa si aggiunge un ulteriore elemento critico: la svalutazione del dollaro rispetto all’euro, che nell’ultimo anno ha superato il 20%. “Questa doppia penalizzazione rischia di rendere i nostri prodotti proibitivi per il consumatore americano, con una conseguente drastica riduzione delle esportazioni. Stimiamo che il calo dell’export possa essere doppio rispetto al 2019-2020, quando i primi dazi causarono una contrazione del 20%” aggiunge Frantellizzi.
Secondo il manager, l’impatto combinato tra dazi e cambio sfavorevole equivale a un dazio effettivo superiore al 60% per alcuni prodotti, considerando anche la tassa esistente del 10% su specifiche tipologie di formaggio. “Una situazione insostenibile per il nostro settore – prosegue – che colpisce anche il comparto della ristorazione italiana negli USA, fortemente legato agli ingredienti autentici.”
Il mascarpone e il Pecorino Romano, tra i più apprezzati nel canale HoReCa, rischiano di diventare prodotti di nicchia, con effetti negativi anche sull’immagine della cucina italiana nel mondo. “Confidiamo – conclude – in un’azione rapida ed efficace delle istituzioni italiane ed europee per difendere l’export agroalimentare, un asset strategico per l’economia e per la valorizzazione delle nostre eccellenze nel mondo. Lactalis Italia è pronta a collaborare attivamente in questo percorso”.