WHSmith apre una nuova fase della propria governance dopo le conclusioni della revisione indipendente affidata a Deloitte. A seguito delle criticità emerse nella divisione nordamericana, il Group CEO Carl Cowling ha rassegnato le dimissioni, immediatamente accettate dal Consiglio di Amministrazione. Cowling lascia quindi il ruolo con effetto immediato, pur restando in azienda fino al 28 febbraio 2026 per garantire un passaggio di consegne ordinato.
Il Board ha avviato un processo formale e approfondito per individuare un nuovo Group CEO che guidi l’implementazione del piano di remediation e accompagni il gruppo nella prossima fase della strategia, focalizzata sul modello pure-play nel travel retail. Nel frattempo, la leadership passa ad Andrew Harrison, attuale CEO della divisione UK, nominato Group CEO ad interim e immediatamente entrato nel Board.
Cowling era arrivato in WHSmith nel 2014 e guidava il gruppo come CEO dal novembre 2019, anni contrassegnati da eventi eccezionali. “Carl ha dato un contributo significativo negli ultimi undici anni – ha dichiarato la presidente Annette Court –. Ha condotto l’azienda attraverso la pandemia e ha ridefinito il posizionamento del gruppo come travel retailer globale. Gli auguriamo ogni successo futuro”.
Da parte sua, Cowling ha spiegato la decisione con senso di responsabilità: “Pur essendo questioni circoscritte alla nostra divisione nordamericana, riconosco la gravità della situazione. È stato un privilegio guidare WHSmith negli ultimi sei anni, tra pandemia, rilancio dell’offerta travel e dismissione delle attività High Street e online”.
Harrison, chiamato a gestire la fase transitoria, ha posto l’accento sulla continuità operativa: “La priorità è eseguire con disciplina il remediation plan. Il gruppo resta solido e, insieme al CFO Max Izzard, sono fiducioso nella capacità di costruire crescita e valore nel lungo periodo”.



















