Feste di Natale, 575mila tonnellate di cibo finiranno nei rifiuti

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Tra la Vigilia di Natale e Capodanno, in Italia, si getteranno via 575 mila tonnellate di cibo. Lo sperpero delle famiglie equivale ad un controvalore di 9,6 miliardi di euro, ossia 92 euro a famiglia. A metterlo in evidenza è Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green, che già nel 2019 aveva realizzato un analogo studio, basato su dati primari raccolti dall’International Center for Social Research e sull’analisi dei dati di Waste Watcher International e dell’Ufficio Statistico dell’Unione Europea (Eurostat).

Rispetto a 5 anni fa, secondo quanto emerge dalla ricerca realizzata da Ener2Crowd.com, il valore economico annuale dello spreco italiano è dunque salito nel 2024 del 45,6%, con una media mensile di 30,6 euro a famiglia, un valore che si triplica appunto nel periodo di Natale. Ma le emissioni sarebbero anche di più secondo le più recenti stime del WWF. Secondo l’associazione ambientalista, il cibo prodotto per il consumo umano che finisce perso o sprecato sarebbe responsabile dell’8-10% delle emissioni nocive a livello globale.

Certo è che il periodo natalizio è uno dei momenti di maggiore spreco alimentare. Ma se ogni italiano dedicasse l’esatto valore dello spreco annuale alla sostenibilità ed a progetti pensati per il progresso del Pianeta, questi rappresenterebbero un tesoretto che, considerando i molti investimenti al 10,50% lordi presenti sulla piattaforma Ener2Crowd.com, sarebbero in grado di generare un ritorno netto del 7,8% all’anno. Dopo appena 3 anni di investimenti mirati e sostenibili, lo spreco produrrebbe un beneficio effettivo del 25% per ogni singolo investitore ed un beneficio generale stimato intorno al 40%, includendo indotto e tasse, che rimangono comunque un sistema di ridistribuzione della ricchezza.

Feste di Natale sprechi di cibo

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