Fiducia in ripresa: retail e food trainano il clima economico di ottobre

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A ottobre 2025 tornano a salire gli indici di fiducia di consumatori e imprese, con effetti diretti sul commercio al dettaglio e sulle filiere alimentari. Secondo le ultime rilevazioni Istat, l’indice composito del clima di fiducia delle imprese passa da 93,7 a 94,3, mentre quello dei consumatori cresce da 96,8 a 97,6, segnando il secondo mese consecutivo di miglioramento.

Sul fronte delle famiglie, si registra un ottimismo diffuso, trainato dalla percezione positiva della situazione personale (da 96,0 a 97,0) e futura (da 92,6 a 94,1). Aumentano anche il clima economico generale (da 98,8 a 99,3) e quello corrente (da 99,9 a 100,2). Un quadro che riflette una maggiore propensione alla spesa per beni durevoli e alimentari di qualità, sostenuta dalle attese di risparmio e da una crescente fiducia nel proprio reddito disponibile.

Il dato più significativo riguarda però il commercio al dettaglio, dove la fiducia sale in modo netto da 101,8 a 105,0. È un segnale di rilancio per la grande distribuzione organizzata, i negozi di prossimità e le catene specializzate nel food, che beneficiano di un contesto di consumi più stabile e di un recupero della domanda interna. L’incremento delle vendite autunnali, in particolare per i comparti alimentare, bevande e prodotti per la casa, suggerisce un miglioramento del sentiment dei retailer dopo mesi di cautela.

Nel settore produttivo, il clima di fiducia migliora nell’industria manifatturiera (da 87,4 a 88,3) e nelle costruzioni (da 101,6 a 103,3). Per la filiera agroalimentare e del packaging, questo si traduce in una maggiore stabilità nelle forniture e nei costi delle materie prime, dopo le tensioni energetiche dei mesi precedenti. Segnali incoraggianti arrivano anche dal comparto food manufacturing, che mostra una ritrovata fiducia nelle esportazioni e nelle vendite domestiche.

L’unico settore in leggera flessione è quello dei servizi di mercato (da 95,6 a 95,0), che include parte dell’universo Ho.Re.Ca. (ristorazione e ospitalità). Qui pesano ancora l’incertezza sui costi e la minore domanda turistica, anche se le attese sugli ordini in aumento lasciano sperare in un rimbalzo invernale.

Nel complesso, ottobre segna un momento di svolta per l’economia reale: cresce la fiducia dei consumatori, migliora il sentiment delle imprese e si consolida la ripresa del retail alimentare. Un contesto che potrebbe favorire una chiusura d’anno più dinamica per i consumi e sostenere l’intera catena del valore, dalla produzione alla distribuzione.

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