Generazione X, il cuore economico dimenticato: in Italia vale 369 miliardi di dollari e cresce del 23% entro il 2030

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Tra i Millennial e la Gen Z c’è una generazione che continua a muovere l’economia mondiale: la Generazione X, ovvero i nati tra il 1965 e il 1980. Secondo il nuovo report di NielsenIQ e World Data Lab, nel 2025 la Gen X spenderà 15,2 trilioni di dollari nel mondo, cifra destinata a crescere fino a 23 trilioni entro il 2035. Un incremento trainato da tre comparti chiave del largo consumo: alimentari e bevande analcoliche (+507 miliardi), cosmetica e cura della persona (+80 miliardi) e bevande alcoliche (+42 miliardi).

In Italia, la generazione conta 14,2 milioni di individui con una spesa complessiva stimata in 369 miliardi di dollari, destinata a salire del 23% entro il 2030. A livello pro capite, la spesa annuale sfiora i 26 mila dollari, con un forte peso della classe media (12,1 milioni di persone, 263 miliardi di spesa) e una quota high-income da 1,5 milioni di individui che genera 105 miliardi di dollari.

La Gen X è la spina dorsale del consumo globale, spesso dimenticata dai brand ma ancora decisiva nel guidare le scelte di acquisto familiari”, sottolinea Enzo Frasio, AD di NIQ Italia. Competenti sul piano digitale e aperti all’innovazione, i consumatori di questa fascia d’età restano fedeli alla convenienza e alla qualità, ma mostrano anche curiosità verso i nuovi prodotti (42%) e attenzione crescente per la tecnologia in casa.

Pur abituata ai canali digitali e agli strumenti automatizzati, la Gen X continua a valorizzare il contatto umano: uno su due preferisce parlare con un operatore piuttosto che con un chatbot. Un equilibrio tra digitale e relazionale che la rende il target più maturo, stabile e strategico per il retail del prossimo decennio.

Generazioni X consumi in Italia

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