Greencore-Bakkavor, closing a gennaio: nasce un colosso da 4 miliardi nella convenience food UK

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Greencore punta a chiudere a gennaio l’acquisizione di Bakkavor, un’operazione da 1,4 miliardi di euro destinata a ridisegnare il mercato britannico dei cibi pronti e della convenience food. Il gruppo irlandese, specializzato in sandwich e piatti pronti, prevede di completare il takeover a metà gennaio, dopo il via libera dell’autorità antitrust britannica (CMA). Un passaggio chiave è stato l’ok dell’ente regolatore alla proposta di Greencore di cedere lo stabilimento di Bristol, che produce zuppe e salse refrigerate, per rispondere alle preoccupazioni sulla concorrenza.

Secondo il calendario indicativo dell’operazione, le azioni Bakkavor saranno sospese dalle contrattazioni il 16 gennaio e la società sarà delistata dal London Stock Exchange il 19 gennaio. La vendita del sito produttivo di Bristol al Compleat Food Group ha consentito di evitare un’indagine antitrust più approfondita. In ottobre, infatti, la CMA aveva espresso timori sull’impatto del merger nel segmento delle salse refrigerate, concedendo alle due aziende un breve termine per individuare rimedi adeguati.

L’operazione, annunciata ad aprile, darà vita a un colosso della convenience food nel Regno Unito con ricavi combinati pari a circa 4 miliardi di sterline. Gli attuali azionisti di Greencore deterranno il 56% del nuovo gruppo, mentre quelli di Bakkavor il restante 44%. Le due aziende condividono gran parte della clientela – dai grandi supermercati come Tesco, Marks & Spencer, Sainsbury’s, Waitrose e Asda – ma presentano un’offerta in larga parte complementare. Bakkavor porta in dote pizza, pane, dessert e dip, che si affiancano alla gamma Greencore già focalizzata su sandwich, insalate, sushi e piatti pronti.

Fondata circa 40 anni fa dai fratelli islandesi Agust e Lydur Gudmundsson, Bakkavor ha una storia intrecciata con Greencore: nel 2008, in piena crisi finanziaria, la famiglia Gudmundsson cedette la propria partecipazione in Greencore in un contesto di forte pressione sul proprio impero industriale. Con il closing ormai vicino, il settore britannico dei cibi pronti si prepara a un nuovo assetto, segnato da maggiore concentrazione e da un player di dimensioni senza precedenti.

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