I retailer discount legati a capitali russi continuano a rafforzare la propria presenza nei mercati dell’Europa orientale, puntando sulla crescente sensibilità dei consumatori al prezzo in un contesto di potere d’acquisto ancora sotto pressione. L’ultimo sviluppo riguarda Basket Plus, nuova insegna che raccoglie l’eredità del format russo Mere, entrata ufficialmente nel mercato ungherese dopo una lunga fase di rinvii. Il primo punto vendita ha aperto all’inizio del mese nel 18° distretto di Budapest, segnando il debutto del gruppo nel Paese.
Il modello operativo ricalca fedelmente quello già noto di Mere: ambienti essenziali, impostazione da magazzino, personale ridotto e prodotti esposti direttamente su pallet e casse. Un’impostazione che consente di comprimere drasticamente i costi operativi e di proporre prezzi stimati inferiori del 20–30% rispetto a competitor come Aldi e Lidl.
L’assortimento è composto prevalentemente da marchi europei poco noti, confezioni di grande formato e da una selezione variabile di prodotti opportunistici, con una presenza limitata di brand industriali affermati. Il focus è chiaramente orientato alla leva prezzo, più che alla profondità o alla stabilità dell’offerta.
Basket Plus è attualmente operativo sette giorni su sette e sta valutando nuove aperture in diverse aree dell’Ungheria. Tra le zone considerate prioritarie figurano l’asse Debrecen–Miskolc–Nyíregyháza, oltre ad alcune aree dell’Ungheria occidentale.
Parallelamente, un altro player di primo piano del discount russo, Fix Price Group, si prepara a fare il suo ingresso nel mercato serbo. Secondo quanto riportato dalle agenzie russe Interfax e TASS, l’azienda prevede di inaugurare i primi punti vendita in Serbia nel primo trimestre del 2026.
Sebbene le città coinvolte nella fase iniziale non siano ancora state rese note, Fix Price avrebbe già aperto un ufficio locale e costituito un team regionale a supporto del lancio, segnale di una strategia strutturata e di medio periodo.
Il gruppo Fix Price prosegue intanto il proprio percorso di crescita internazionale: la rete complessiva conta oggi circa 7.700 negozi nel mondo, per una superficie di vendita superiore a 1,66 milioni di metri quadrati. Pur restando la Russia il mercato principale, lo sviluppo all’estero è in forte accelerazione, con una superficie retail internazionale che ha raggiunto circa 191.500 metri quadrati.
La Serbia rappresenta inoltre un mercato già presidiato dai format discount di origine russa. L’insegna Mere è presente nel Paese dal 2020 e gestisce attualmente circa 80 punti vendita, con l’obiettivo dichiarato di arrivare a 100 negozi.
Nel complesso, queste operazioni evidenziano una crescente pressione competitiva sui discount europei tradizionali nei mercati dell’Europa orientale, dove i formati ultra low price puntano a intercettare una domanda sempre più sensibile al contenimento della spesa.



















