In occasione della Giornata internazionale del caffè, celebrata il 1° ottobre, uno studio di AstraRicerche per il Comitato Italiano del Caffè di Unione Italiana Food fotografa il rapporto degli italiani con la bevanda più amata. Il 97,7% degli intervistati dichiara di apprezzarla e il 71% la consuma ogni giorno, con un consumo medio annuo di 4,8 kg a testa.
Le donne si confermano le più fedeli al rito quotidiano (73%), seguite dagli uomini (69%), mentre la fascia 35-65 anni registra i livelli più alti di consumo. L’espresso rimane il simbolo nazionale, scelto dal 51,6% come modalità di preparazione preferita e apprezzato tanto al bar quanto a casa.
Il comparto, nel 2024, ha generato un valore di 4,7 miliardi di euro, in crescita dell’8,5% rispetto al 2023, a fronte di una produzione stabile intorno alle 430mila tonnellate. L’Italia si conferma leader mondiale nella torrefazione, con quasi mille aziende attive e oltre 5,6 milioni di sacchi esportati nell’ultimo anno.
Nonostante il forte legame culturale, la conoscenza della filiera resta limitata: il 44% degli italiani pensa che il caffè venga coltivato nel nostro Paese, convinzione ancora più diffusa tra i giovani. Solo quattro su dieci sanno che i chicchi sono verdi prima della tostatura, e la Robusta è conosciuta appena dal 56,7% degli intervistati.
“Il caffè è una bandiera nazionale, ma serve più consapevolezza tra i consumatori”, ha sottolineato Giuseppe Lavazza, presidente del Comitato, presentando la ricerca all’Ambasciata del Brasile. Dal Paese sudamericano proviene infatti la quota più rilevante delle importazioni italiane.
Sul fronte dei consumi, cresce la moka dopo anni di calo, mentre capsule e cialde, pur restando la modalità più diffusa in casa, hanno perso terreno rispetto al passato. Le macchine automatiche, invece, continuano a guadagnare spazio nelle abitudini domestiche. Il caffè si conferma così non solo un piacere quotidiano, ma anche un motore economico e un simbolo del Made in Italy che unisce tradizione, innovazione e convivialità.