L’inflazione in Germania si mantiene su livelli moderati. Secondo le stime preliminari dell’Ufficio federale di statistica (Destatis), nel mese di ottobre i prezzi al consumo sono aumentati del 2,3% su base annua e dello 0,3% rispetto a settembre. Dopo il picco estivo, la dinamica dei prezzi mostra quindi un lieve rallentamento.
L’inflazione di fondo – che esclude energia e alimentari – resta tuttavia elevata, al +2,8%, segno che le pressioni sui servizi continuano a essere consistenti. Il comparto dei servizi ha registrato un incremento medio dei prezzi del 3,5% (3,4% a settembre), confermando il suo ruolo di traino.
Al contrario, il rincaro dei beni si è mantenuto più contenuto (+1,2%). Il settore energetico continua a esercitare un effetto calmierante: i prezzi di energia domestica e carburanti risultano inferiori dello 0,9% rispetto a un anno fa. Anche i generi alimentari crescono a ritmo più moderato, +1,3% contro il +2,5% dell’estate.
Nel complesso, i dati indicano una graduale normalizzazione dei prezzi in Germania, con tendenze tuttavia divergenti tra le diverse componenti. Se da un lato energia e alimentari contribuiscono a frenare l’inflazione complessiva, i servizi mantengono ancora un forte impulso.
Per le imprese – soprattutto nel commercio e nei servizi – questa evoluzione suggerisce una fase di maggiore stabilità e prevedibilità per l’ultimo trimestre dell’anno, anche se l’aumento mensile dello 0,3% mostra che il processo di raffreddamento non è ancora concluso.
Destatis segnala inoltre che i consumatori possono calcolare la propria inflazione personale attraverso un simulatore online, adattando le spese mensili in base alle proprie abitudini di consumo.
L’Indice armonizzato dei prezzi al consumo (HICP), utilizzato come riferimento per la politica monetaria della BCE, mostra una dinamica identica: +2,3% su base annua e +0,3% su base mensile.
I risultati definitivi sull’inflazione di ottobre saranno pubblicati il 12 novembre 2025. Secondo gli analisti, l’attenzione resta concentrata sulla dinamica dell’inflazione di fondo, considerata il principale indicatore per valutare eventuali nuovi impulsi di prezzo nel settore dei servizi.
 
				 
													 
													 
													 
													 
													 
													


















