Il tribunale commerciale di Bobigny ha dato ragione ad Aldi Francia nella causa intentata da Lidl per pubblicità comparativa. Con un’ordinanza emessa giovedì 24 luglio 2025, il giudice ha respinto il ricorso presentato da Lidl contro una campagna pubblicitaria in cui Aldi rivendicava, dati Kantar alla mano, prezzi inferiori del 23% rispetto alla media di mercato per frutta e verdura.
Secondo il tribunale, la pubblicità è da considerarsi «lecita e leale», fondata su una fonte attendibile e su un confronto pertinente di prodotti comparabili. Nessuna violazione delle norme in materia, dunque, ma una legittima operazione di trasparenza verso i consumatori.
La decisione rappresenta una vittoria per Aldi, che ha costruito la propria immagine sull’aggressività dei prezzi, specie in un contesto dove l’inflazione alimentare resta una preoccupazione centrale per le famiglie. Per Lidl, invece, si tratta di un insuccesso legale in un terreno, quello della comunicazione comparativa, su cui ha spesso giocato un ruolo da protagonista. Aldi ha accolto con soddisfazione la sentenza, parlando di «una conferma del diritto dei consumatori a un’informazione chiara e fondata sui fatti». Lidl, invece, non ha ancora reso noto se presenterà appello.



















