Danone ha deciso di fare marcia indietro sull’acquisizione di Lifeway Foods, storica azienda americana specializzata in kefir e prodotti lattiero-caseari fermentati. Dopo mesi di valutazioni e discussioni interne, il gruppo francese ha annunciato di voler ritirare il proprio interesse per un’integrazione totale, preferendo ora valutare altre strade per la sua partecipazione.
Il colosso europeo dell’alimentare detiene circa il 23% delle azioni Lifeway e resta quindi un socio di peso, ma al momento non intende proseguire con un’operazione di takeover. Tra le ragioni alla base della decisione ci sarebbe la mancanza di un adeguato “fit culturale” tra le due realtà, oltre a un ripensamento strategico sulle priorità di investimento di Danone.
Lifeway, dal canto suo, ha sottolineato di voler proseguire nel proprio piano di crescita indipendente, puntando a rafforzare la distribuzione e a incrementare la quota di mercato negli Stati Uniti e non solo. Tuttavia, il futuro della società resta intrecciato alle dinamiche familiari interne: la CEO Julie Smolyansky è al centro di una disputa con la madre e il fratello, anch’essi azionisti, che rende più complessa la governance.
Per Danone, le opzioni sul tavolo restano diverse: mantenere la partecipazione, cederla in parte o totalmente, oppure cercare forme di collaborazione commerciale senza un’acquisizione formale. Gli analisti sottolineano che l’uscita di scena dal dossier non preclude futuri scenari di riavvicinamento, ma segnala un approccio più cauto da parte dei francesi.
Intanto il titolo Lifeway a Wall Street ha reagito con volatilità alla notizia, riflettendo le incertezze sul percorso societario. L’interesse degli investitori rimane alto, sia per il ruolo crescente dei prodotti fermentati nel mercato salutistico, sia per il possibile riposizionamento strategico di un player globale come Danone.
