Con l’avvicinarsi delle festività, i consumatori tedeschi scoprono che la tradizionale dolcezza natalizia è diventata sensibilmente più cara. Secondo i dati diffusi da Destatis, a ottobre il prezzo della classica tavoletta di cioccolato è aumentato del 21,8% rispetto all’anno precedente, mentre le barrette segnano addirittura un +30,7%. Crescono anche gli altri prodotti a base di cioccolato (+16,0%) e, più in generale, la categoria delle confezioni dolciarie registra un incremento del 5%.
In controtendenza chewing gum, caramelle gommose e affini, che diventano più economici (-2,8%), mentre i biscotti mostrano un aumento contenuto (+1,7%). A colpire è il divario tra le dinamiche dei dolci natalizi e l’andamento dell’inflazione complessiva: nello stesso periodo, i prezzi al consumo in Germania sono cresciuti del 2,3%, con un rialzo medio dei beni alimentari dell’1,3%.
La principale causa della fiammata dei prezzi è a monte della filiera: le quotazioni di zucchero e cacao, ingredienti fondamentali per l’industria dolciaria, sono aumentate drasticamente. Nel 2024 i prezzi alla produzione dello zucchero erano più che raddoppiati rispetto al 2020 (+110,7%). Pur essendosi ridotti nel corso del 2025, restano comunque stabilmente elevati dai mesi finali del 2024. I prezzi alla produzione dei dolci non contenenti cacao si sono stabilizzati (-2,4% a ottobre), ma la categoria del cioccolato continua a registrare incrementi pesanti: +20,6% a ottobre 2025.
Anche sul fronte delle importazioni la pressione non diminuisce. Dopo i record del 2024, i prezzi dei semi di cacao importati sono scesi solo lievemente (-4% a settembre 2025), mentre crescono del 25,8% i prezzi d’importazione di massa di cacao, burro di cacao e altri semilavorati. La ragione principale è la scarsità globale della materia prima, legata soprattutto al crollo dei raccolti in Africa Occidentale.
La Germania sta importando meno cacao: tra gennaio e settembre 2025 gli arrivi si sono fermati a 449.400 tonnellate (-16,8% su base annua). Nonostante il calo, la Costa d’Avorio rimane il primo fornitore, con il 31,4% delle importazioni totali.
Per l’industria dolciaria tedesca — una delle più importanti in Europa — l’incognita cacao rimane quindi centrale. Senza un miglioramento nelle rese agricole africane o un raffreddamento dei mercati globali, il Natale dei consumatori tedeschi rischia di rimanere ancora “più amaro che dolce”.



















