Dal recente report annuale di Food Manufacture sul comparto beverage, emerge come il mercato delle bevande nel Regno Unito negli ultimi anni sia stato fortemente influenzato da incertezze economiche e geopolitiche. L’inflazione, ad esempio, ha raggiunto il 4,1% nel giugno 2025, con un aumento significativo dei prezzi di cibo e bevande analcoliche (+4,5%) e di alcol e tabacco (+6,4%).
I soft drinks rappresentano quasi il 70% del volume consumato, ma la spesa si equilibra con quella delle bevande alcoliche a causa dei loro prezzi medi più elevati. Il mercato vede poi una crescita nella categoria delle acque, favorita dal basso prezzo per volume, mentre gli spirits, in particolare il gin, registrano un calo marcato. Cresce invece il segmento dei ready-to-drink (RTD).
Il consumo domestico supera quello fuori casa, con il take-home dei soft drinks 3,7 volte più alto rispetto al consumo immediato fuori casa. Bevande funzionali come kombucha e health shots segnano invece una crescita sostenuta, così come le bevande lattiero-casearie e i caffè ready-to-drink.
Il mercato delle bevande calde, principalmente tè e caffè, mostra un aumento dei prezzi unitari ma una diminuzione dei volumi dovuta a minori investimenti promozionali. Accordi commerciali con USA, India e UE hanno migliorato l’accesso ai mercati esteri, con riduzioni significative di tariffe su prodotti chiave come whisky e soft drinks.
Nonostante le sfide legate al costo della vita e all’inflazione, il settore delle bevande presenta opportunità di crescita legate ai prodotti salutari e innovativi, supportate anche dagli accordi commerciali che potrebbero aggiungere fino a 9 miliardi di sterline all’economia UK entro il 2040. In sintesi, il report di Food Manufacture evidenzia un mercato in evoluzione, con tendenze verso salutismo e innovazione che rappresentano la chiave di lettura del settore per i prossimi mesi.



















