Ad agosto 2025 la produzione industriale italiana registra un nuovo rallentamento: secondo i dati Istat, l’indice destagionalizzato segna un -2,4% rispetto a luglio e un -2,7% su base annua, interrompendo la timida ripresa estiva. La contrazione riguarda tutti i comparti, con l’energia in forte calo (-8,6%) e i beni di consumo in flessione del 2,3%.
Nel comparto alimentare e delle bevande, che rientra tra i beni di consumo, si avverte un rallentamento generalizzato dopo mesi di tensione sui costi delle materie prime e di rallentamento dei consumi nella GDO. Le aziende del food processing e del grocery italiano, già alle prese con una domanda più selettiva e margini compressi, risentono del calo produttivo stagionale e della minore domanda interna.
La dinamica tendenziale positiva dei beni intermedi (+0,2%) riflette invece la stabilità di alcuni segmenti industriali legati al packaging alimentare, alla lavorazione dei materiali e alla logistica, che continuano a beneficiare di investimenti in efficienza e automazione. Tra i settori in crescita spiccano i prodotti farmaceutici (+16,1%) e i mezzi di trasporto (+9,9%), mentre l’energia e le utility registrano la flessione più marcata (-13,5%).
“Dopo due mesi di ripresa, il calo di agosto riflette una fase di cautela diffusa nelle imprese manifatturiere,” commenta l’Istat, segnalando come la contrazione congiunturale dello 0,6% nel trimestre giugno-agosto coinvolga anche l’industria alimentare, in attesa di una riattivazione della domanda nella stagione autunnale e pre-natalizia.