Regno Unito: cibo confezionato in calo ma l’inflazione dei freschi sale oltre il 4% in ottobre

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I prezzi nei negozi del Regno Unito continuano a rallentare: secondo l’ultimo report del British Retail Consortium – NielsenIQ Shop Price Index, l’inflazione complessiva si è ridotta all’1% su base annua nel mese di ottobre, rispetto all’1,4% di settembre e al di sotto della media trimestrale dell’1,1%.

Il dato conferma la tendenza disinflazionistica in corso, trainata soprattutto dalla forte competizione tra retailer e dalle campagne promozionali anticipate. L’inflazione dei beni non alimentari è scesa a -0,4% su base annua (contro -0,1% in settembre), in linea con la media trimestrale.

Nel comparto alimentare, l’inflazione si è attenuata al 3,7% (dal 4,2% di settembre), inferiore alla media a tre mesi del 4%. Tuttavia, la dinamica resta contrastata: i prezzi dei prodotti freschi sono saliti al 4,3% (dal 4,1% precedente), mentre quelli dei prodotti confezionati o “ambient” sono calati al 2,9% (dal 4,2%), complice il ribasso delle quotazioni globali dello zucchero che ha alleggerito i listini di dolci e cioccolato, in tempo per Halloween.

“Nel complesso, l’inflazione nei negozi è rallentata grazie alla concorrenza e agli sconti diffusi”, ha commentato Helen Dickinson, Chief Executive del British Retail Consortium. “Nonostante i prezzi dei freschi restino elevati, si osserva un raffreddamento per i prodotti confezionati. Tuttavia, l’avvertimento dell’FMI secondo cui il Regno Unito registrerà l’inflazione più alta del G7 è un segnale preoccupante. Il prossimo Budget è un’occasione per il Cancelliere di alleggerire i costi sui beni essenziali e riformare la tassazione commerciale, riducendo gli oneri su negozi e imprese”. Secondo Dickinson, aumenti delle contribuzioni previdenziali e nuove imposte sul packaging hanno contribuito a mantenere alta l’inflazione, rendendo urgente una revisione fiscale che non penalizzi ulteriormente il settore retail.

Mike Watkins, Head of Retailer and Business Insight di NielsenIQ, aggiunge che “l’inflazione resta superiore ai livelli dello scorso anno e, con la pressione sui bilanci familiari e un sentiment debole, la spesa rimane contenuta. I retailer alimentari si contendono le quote di mercato con tagli mirati ai prezzi, mentre quelli non-food cercheranno di evitare rincari in vista del periodo natalizio e del Black Friday”. Il quadro complessivo suggerisce quindi un autunno di forte competizione commerciale, dove promozioni e sconti anticipati diventano la leva principale per attrarre consumatori prudenti e difendere i volumi di vendita.

Regno Unito cibo confezionato in calo

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