Ricavi in calo per Heineken ma l’utile operativo cresce del 7,4%

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Il colosso della birra Heineken ha chiuso il primo semestre con un calo dei ricavi del 5%, pari a circa 14,7 miliardi di sterline, a causa di dispute commerciali nella distribuzione e degli effetti negativi dei cambi valutari. A pesare in particolare sono stati i negoziati prolungati con la grande distribuzione in Europa occidentale e il rallentamento della categoria in Polonia e Austria.

Nonostante le difficoltà, l’utile operativo ha registrato un incremento del 7,4%, raggiungendo circa 1,2 miliardi di sterline. In controtendenza il mercato britannico, dove Heineken ha registrato una crescita modesta del fatturato netto, pur a fronte di una leggera flessione dei volumi di birra e sidro.

L’azienda ha confermato le previsioni per l’intero anno, puntando su una crescita organica del profitto compresa tra il 4% e l’8%. “Nel secondo trimestre la nostra performance in volume è migliorata in tutte le regioni”, ha dichiarato l’amministratore delegato Dolf van den Brink. Nei sei mesi, il volume delle birre mainstream è cresciuto dello 0,5%, quello delle birre premium dell’1,8%, mentre il marchio Heineken ha segnato un +4,5%.

Il gruppo continuerà a investire selettivamente puntando sulle aree a maggiore potenziale, sostenuto da un piano di risparmi operativi rivisto al rialzo: oltre 0,5 miliardi di euro attesi entro il 2025. I risultati arrivano in un contesto di difficoltà per il settore beverage, con altre aziende come Purity Soft Drinks e Diageo in affanno.

Ricavi in calo per Heineken

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