Dopo due anni di inattività, lo stabilimento di imbottigliamento delle fonti Sandalia e Giara di Villasor torna a nuova vita grazie all’intervento del Gruppo San Benedetto, che ne ha finalizzato l’acquisizione con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna. L’operazione restituisce alla comunità un importante polo produttivo e apre una nuova fase di rilancio industriale e occupazionale per il territorio.
Il piano industriale del Gruppo veneto prevede un ampio programma di manutenzione e aggiornamento tecnologico per riportare in piena efficienza le linee di imbottigliamento e rilanciare sul mercato i marchi storici Sandalia e Giara entro il primo semestre del 2026. Oltre al reimpiego del personale già attivo nel sito, è previsto un incremento dell’organico in linea con la crescita produttiva e commerciale.
“Questo investimento – ha dichiarato la presidente Alessandra Todde – è la prova che la Sardegna può attrarre realtà solide e lungimiranti. Restituire attività e lavoro a un impianto fermo da anni significa restituire fiducia alle comunità locali”.
Per l’assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, la riapertura «è il frutto di un lavoro di squadra e di una politica industriale che mette al centro i territori e le persone».
“Abbiamo creduto nelle potenzialità di questa area e nella qualità delle sue acque – ha commentato Enrico Zoppas, presidente e AD di Acqua Minerale San Benedetto – con il progetto Villasor vogliamo unire sostenibilità, innovazione e prossimità produttiva, creando valore per il territorio e per i consumatori”.
Il sito di Villasor, che disporrà di linee per il confezionamento in PET e in vetro a rendere, entra così a far parte della rete produttiva italiana di San Benedetto, composta da otto stabilimenti. Un ritorno che rafforza la presenza industriale del gruppo in Sardegna e rilancia il ruolo del Campidano come area strategica per il settore delle acque minerali e delle bevande analcoliche.
