Le feste restano un momento in cui tradizione e nostalgia si riflettono anche nel carrello. Secondo il nuovo State of Snacking Report di Mondelēz International, realizzato con The Harris Poll su migliaia di consumatori in 12 Paesi, il 76% associa i propri ricordi d’infanzia alla condivisione di uno snack con i genitori, mentre il 78% ama offrire oggi i prodotti che amava da bambino. Lo snacking, spiega l’azienda, è sempre più legato a connessioni sociali e valori familiari, soprattutto in Asia, dove la condivisione è parte integrante delle celebrazioni festive.
Ma il report va oltre il valore affettivo: il 91% dei consumatori nel mondo dichiara di fare almeno uno snack al giorno e il 61% due o più. Cresce l’attenzione verso la qualità e la “mindfulness”: il 96% afferma di praticare uno “snacking consapevole” e il 69% sceglie porzioni controllate. Parallelamente, il 65% ammette di fare più spuntini rispetto all’anno precedente, con picchi tra Millennial e Gen Z, che vivono lo snack come momento di piacere e self-care.
“Non è solo un gesto alimentare, ma un modo per celebrare legami e ricordi,” commenta Melissa Davies, Senior Manager Global Insights & Trendspotting di Mondelēz. L’azienda — forte di marchi come Oreo, Ritz, Milka, Cadbury e Clif Bar — guida la categoria con prodotti pensati per unire indulgence, sostenibilità (96% dei packaging riciclabili) e benessere. Il rapporto conferma così una tendenza chiave: lo snack diventa linguaggio emotivo e culturale, capace di evolvere con le persone, le famiglie e i mercati.