La distribuzione moderna spagnola conferma il ruolo centrale del supermercato nelle abitudini di acquisto dei consumatori, come evidenziato dall’Encuesta de Hábitos de Compra y Consumo 2025 della Mesa de Participación Asociaciones de Consumidores (MPAC), basata sulle risposte di 3.800 famiglie. Il formato supermercato rimane di gran lunga il principale canale per l’alimentare e il largo consumo, scelto dal 69% degli intervistati, ben davanti agli ipermercati (12,4%) e al piccolo commercio (8%).
L’indagine segnala una trasformazione strutturale dei comportamenti d’acquisto: il 77% degli intervistati afferma di aver modificato le proprie abitudini nell’ultimo anno, principalmente per effetto del contesto economico. La ricerca di offerte e promozioni rappresenta la motivazione più ricorrente (32%), seguita dal maggiore sfruttamento degli alimenti (20%) e, in misura minore, dalla riduzione del budget destinato al carrello (8%) o dalla diversificazione degli acquisti tra più insegne (8%).
Nella scelta del punto vendita, emergono tre driver chiave: prossimità (38%), prezzo (34%) e qualità del prodotto (31%). Si tratta di un mix che riflette esigenze di risparmio, fiducia e convenienza logistica, confermando il vantaggio competitivo dei supermercati nella rete urbana. Non a caso, il 56% dei consumatori effettua la spesa a piedi, favorendo visite più frequenti e scontrini medi contenuti. Il report rileva inoltre che il 33% della popolazione si considera vulnerabile per reddito e/o livello di istruzione, un elemento che incide sulle priorità di acquisto.
Sul fronte informativo, l’etichetta rimane il primo riferimento per il consumatore: il 56% la considera la fonte più affidabile, sebbene il 48% la giudichi poco chiara o difficilmente accessibile, mentre il 10% ammette di non leggerla. La data di scadenza è il dato più consultato (65%), nonostante il 46% degli intervistati dichiari di consumare alimenti oltre tale limite. Crescono internet e social network come canale di informazione (16%), insieme alla diffusione dei QR code.
L’attenzione alla salute si conferma un driver importante: il 74% ritiene di seguire una dieta equilibrata, mentre il 55% acquista prodotti con claim salutistici. Il contenuto di zucchero è l’informazione nutrizionale più ricercata (38%). Sul fronte della sostenibilità, però, persistono ostacoli: sei consumatori su dieci ritengono difficile effettuare una spesa sostenibile e solo una minoranza è disposta a pagare un sovrapprezzo.
Positivo il trend nella lotta allo spreco: l’88% dichiara di adottare misure contro gli sprechi, tre punti in più rispetto al 2024. In crescita anche la raccolta differenziata domestica, guidata dal contenitore giallo (73%), seguito dall’organico (66%), dal vetro (64%) e da carta/cartone (60%). Un quadro che conferma come consapevolezza, convenienza e prossimità continuino a ridisegnare le strategie delle insegne nel mercato spagnolo.

















