Asda in rosso per 599 milioni nel 2024: pesano costi straordinari e debiti

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La holding Bellis Finco, che controlla Asda, ha chiuso il 2024 con una perdita ante imposte di 599 milioni di sterline, secondo i conti appena depositati presso Companies House. Il colosso della GDO britannica ha visto calare le vendite like-for-like del 3,4%, nonostante un aumento del fatturato totale a 26,8 miliardi di sterline, rispetto ai 25,6 miliardi dell’anno precedente, trainato da acquisizioni e dall’espansione nel canale convenience.

Il gruppo ha svalutato per 378 milioni il valore del proprio patrimonio immobiliare, a causa del calo delle vendite sottostanti, mentre i costi finanziari sono aumentati del 38%, raggiungendo i 611 milioni, complice l’aumento dei tassi d’interesse sul debito da 4,9 miliardi. A questo si aggiunge una spesa di 310 milioni per il “Project Future”, la complessa separazione dei sistemi IT da Walmart, che ha ormai superato il budget iniziale di 89 milioni, ma dovrebbe concludersi entro l’anno.

Acquisita nel 2020 da TDR Capital e dai fratelli Issa per 6,8 miliardi, Asda gestisce oltre 580 supermercati, 500 convenience store e 769 stazioni di servizio. La quota di mercato è però scesa all’11,9%, contro il 15% al momento della cessione.

Il presidente esecutivo Allan Leighton ha avvertito che ci vorranno dai tre ai cinque anni per riportare Asda alla piena competitività, anticipando un calo “materiale” degli utili nel 2025 a causa degli investimenti in prezzi e punti vendita. Un portavoce ha precisato che l’attività core ha generato un utile ante imposte di 115 milioni, escluse le voci straordinarie, sottolineando come l’EBITDA rettificato dopo gli affitti sia salito a 1,14 miliardi rispetto ai 1,078 miliardi del 2023.

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