La siccità che ha colpito il Brasile lo scorso anno ha messo in crisi molti coltivatori di caffè, riducendo drasticamente la produzione e facendo salire i prezzi globali. Tuttavia, alcune aziende agricole stanno resistendo grazie all’irrigazione.
Rodrigo Brondani gestisce la Joha Farm, una piantagione di 900 ettari nello stato di Bahia. Qui, enormi impianti di irrigazione permettono di ottenere rese doppie rispetto alla media brasiliana. Questa tecnologia è ormai indispensabile per rispondere alla crescente domanda globale di caffè.
Il cambiamento climatico sta trasformando la coltivazione del caffè in Brasile. Tradizionalmente, i produttori contavano sulle piogge stagionali, ma la siccità sempre più frequente sta spingendo molti verso sistemi irrigui costosi. Nella regione di Minas Gerais, ad esempio, il livello delle falde acquifere si è abbassato, rendendo difficile l’accesso all’acqua.
L’azienda AFB&IOB, che possiede la Joha Farm, ritiene che il futuro della coltivazione del caffè dipenda dalle grandi aziende irrigate. Tuttavia, il crescente sfruttamento delle risorse idriche, specialmente in Bahia, solleva preoccupazioni sulla sostenibilità di questo modello.
Con la domanda che supera l’offerta per il quarto anno consecutivo, i prezzi del caffè sono in forte aumento, influenzando i consumatori di tutto il mondo. Nel frattempo, i coltivatori stanno investendo in nuove tecnologie per aumentare la produttività e adattarsi ai cambiamenti climatici.