Unilever accelera sulla riorganizzazione interna sotto la guida del nuovo CEO Fernando Fernandez, nominato lo scorso marzo. Intervenendo al Barclays Global Consumer Staples Conference, il manager ha annunciato una revisione dei 200 ruoli di leadership del gruppo, con l’obiettivo di “rinfrescare” circa il 25% del management.
La scelta si inserisce nella strategia di trasformare Unilever in una “macchina di creazione della domanda”, con focus sui mercati chiave di Stati Uniti e India. “Vogliamo esecuzione spietata in ogni mercato. Ci chiediamo: sono abbastanza bravi? Sono al livello che Unilever merita?”, ha sottolineato Fernandez.
Il piano prevede la valorizzazione dei talenti emergenti, nuove assunzioni e un rafforzamento significativo del sistema di incentivi. Negli ultimi 18 mesi, la multinazionale ha già tagliato circa il 18% della forza lavoro impiegatizia per aumentare la responsabilità interna. “Abbiamo ora un’assoluta accountability. Conosco nomi e numeri di telefono dei responsabili: nessuno può nascondersi”, ha detto il CEO.
Fernandez, ex CFO dell’azienda, ha ribadito anche l’approccio decisionale rapido: “Decidiamo con il 70% di certezza. Se aspetti il 100%, sei in ritardo. E nel largo consumo, essere in ritardo è una parola pessima”.
Sul fronte finanziario, Unilever punta a 800 milioni di euro di risparmi entro il 2026, di cui 650 milioni già da raggiungere entro la fine del 2025. Un obiettivo che testimonia la volontà di combinare efficienza organizzativa e crescita sostenuta per i brand del gruppo, da Knorr a Ben & Jerry’s.