Waitrose testa i carrelli “intelligenti” con AI

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Waitrose ha avviato a Bracknell una sperimentazione “su scala molto ridotta” di carrelli intelligenti dotati di intelligenza artificiale e visione computerizzata, che riconoscono i prodotti man mano che i clienti li inseriscono o li rimuovono. Secondo The Grocer, si tratterebbe della prima applicazione di questo tipo in un supermercato britannico.

Il sistema prevede un dispositivo simile a un manubrio, applicato ai carrelli tradizionali, che unisce la scansione autonoma dei prodotti con la verifica tramite telecamere integrate. I clienti, come con le casse “scan, pay, go”, devono prima passare il codice a barre davanti allo schermo del dispositivo, quindi riporre l’articolo nel carrello: le telecamere posteriori confermano la corrispondenza. Lo schermo tiene aggiornato in tempo reale l’elenco della spesa e i relativi prezzi.

I dispositivi, forniti dalla software house israeliana Shopic, vengono rilasciati da una colonnina di ricarica all’ingresso del punto vendita, dopo aver scansionato la carta fedeltà. Alcuni articoli richiedono procedure dedicate: frutta e verdura sfusa devono essere pesate alle bilance di corsia, i prodotti da forno selezionati dal menu sullo schermo, mentre gli articoli scontati con etichetta gialla devono comunque essere scansionati manualmente.

“Stiamo esplorando opzioni per rendere i pagamenti più fluidi, pur mantenendo le tradizionali casse per i clienti che preferiscono l’interazione con i nostri partner” ha spiegato una portavoce di Waitrose.

Oltre a semplificare l’esperienza d’acquisto, i carrelli intelligenti offrono ai retailer una miniera di dati: grazie alla localizzazione e alla visione artificiale è possibile analizzare i percorsi dei clienti, il tempo trascorso nei corridoi e le interazioni con gli scaffali. Inoltre, gli schermi possono mostrare offerte mirate e annunci pubblicitari, aprendo la strada a nuove opportunità di retail media.

La sperimentazione Waitrose si inserisce in un quadro più ampio di innovazione basata sull’intelligenza artificiale nella grande distribuzione britannica: a luglio Morrisons ha annunciato lo sviluppo di un “gemello digitale” della sua supply chain, mentre Debenhams Group ha inaugurato un’accademia di formazione interna sulle competenze AI.

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