L’analisi di YouGov su un panel di 15.000 famiglie fotografa un cambiamento significativo nelle abitudini di acquisto: gli italiani fanno la spesa più spesso (197,4 volte l’anno) ma con carrelli sempre più piccoli. La tendenza è dettata dalla volontà di limitare gli sprechi e contenere la spesa.
In questo contesto, le private label registrano una penetrazione quasi totale: il 99,8% delle famiglie ha acquistato almeno un prodotto a marchio del distributore nel 2024. La spesa media annua ha toccato i 990 euro, con una crescita costante negli ultimi cinque anni.
L’aumento è particolarmente evidente tra le famiglie di fascia socio-economica medio-alta, soprattutto nel Centro-Nord, dove i prodotti a marchio del distributore vengono scelti sempre più per la qualità oltre che per il risparmio.
Il boom delle private label è evidente in alcune categorie: la pasta senza glutine ha visto un incremento del 74,1% degli acquirenti, seguita da integratori (+67,8%) e gomme da masticare (+67,7%).
I cosiddetti “heavy buyers”, che rappresentano il 20% delle famiglie e il 45,2% del mercato, spendono in media 2.235 euro l’anno in private label, con una frequenza d’acquisto molto superiore alla media. Un segnale chiaro che questi prodotti sono ormai una scelta primaria per molte famiglie italiane.